Oggi per Esperienza Autore incontriamo: Teresa Commone autrice di Mi riprendo la vita
Parlaci di te, breve biografia
Sono un Dirigente Scolastico Scuola Secondaria di II grado, lavoro e vivo a Orta di Atella CE. Amo scrivere poesie e realizzare video poesie. Ho pubblicato un libro: “La Porta Socchiusa” Terra del Sole Edizioni. Vincitrice di vari concorsi poetici tra cui “Evento letterario Scriviamo…” 1° Classificata con la video poesia Violenza e Premio Mondi Delicati 1° classificata con Dolore Velato. Impegnata in varie Associazioni e in manifestazioni contro la violenza sulle donne, sono presente come autrice nelle Antologie: “Tra un fiore colto e l’altro donato” Aletti Editore, Ciò che Caino non sa “La tela di Penelope” e “Odi et Amo” edita da La Lettera Scarlatta e nelle Nuove collana di poeti contemporanei “Sentire” e “Prospettive” Casa Editrice Pagine Roma.
Parlaci del tuo libro
“Mi riprendo la vita”, esprime la mia ferma dichiarazione di un importante progetto esistenziale, attuato attraverso la metafora del viaggio, sostenuto dal coraggio di fronte a percorsi impervi, da rinnovata forza contro inevitabili cedimenti, da crescente convinzione umana e ricca temperie poetica. Il mio viaggio inizia dall’ adolescenza, vissuta in un ambiente contadino semplice e pieno d’amore, in una famiglia ricca di valori. Rivivono in me le immagini plasmate come uno specchio dove si riflette l’anima mia. Il viaggio nei miei silenzi, in quei ricordi lontani eppure così presenti… Ricordi di carezze, di sussurri, di gioie e di dolori, di rinascere a nuove emozioni, a nuove avventure, a sfumature e sensazioni che la meravigliosa vita ogni giorno offre. Il tutto in un tempo che, pur definito, va al di là del giorno e della notte, in uno spazio che è quello indefinito dell’anima e dei sensi…dove l’amore regna sempre sovrano. Questo viaggio mai terminato ha una tregua ponendo il suo ultimo accento sugli affetti più cari, sulle emozioni più belle, che costituiscono il premio di una vita vissuta intensamente.
Cosa ti ha spinto scriverlo
Scrivere il proprio percorso di vita tra serenità e affanni, speranze, illusioni, delusioni e sublimarlo in poesia, significa realizzare in prima persona una meritata catarsi e proporre ai lettori la possibilità di usufruirne nella propria esperienza di vita o, semplicemente, di apprezzare la bellezza di certe scelte.
Cosa rappresenta per te la scrittura
Credo che sia difficile dare una spiegazione razionale del perché si scrive. Direi che lo si fa e basta. È un’ urgenza che nasce naturalmente, probabilmente come mezzo di espressione privilegiato. Scrivere si presta in maniera particolare a fornire spunti per ulteriori riflessioni, a catturare momenti e frammenti, per poi dotarli di significati più ampi. La poesia, in particolare, è raccogliere questi frammenti e vincolarli a significati ulteriori, che vanno al di là del momento o della riflessione particolare. E’, anche, una forma di liberazione, se si vuole, perché permette di giocare con il linguaggio, sperimentare, caricare le parole di molteplici significati che spetta al lettore scegliere, assegnare o ricostruire in maniera ancora più amplificata. È un processo in continuo divenire, un racconto non finito. Direi che è appena cominciato.
Progetti per il futuro, nuovi libri
Certamente il Libro Mi riprendo la Vita abbraccia un arco di tempo che va dalla mia adolescenza fino ai 30 anni, il seguito con un’altra pubblicazione, che tratterà gli anni della maturità e dei molteplici interessi in campo sociale.